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mercoledì 30 novembre 2011

Per una macchia sul lenzuolo

Nell' iperbola dei tuoi scatti da troia
ho rivisto , al chiar di luna,
tutti i miei ricordi, prima che tu muoia.

Dolce via di fuga,
dall'oscuro della stanza.
Fiamma che balla,
la magica cura:
Il tuo culo che s'alza,
riabbassa e danza.

martedì 29 novembre 2011

Tiger

Graffia
la sublime infangata
Forte come un dio greco
come una statua
come una statua
di un dio greco.
Che presa a colpi
dal tempo
non perde
la propria bellezza.

domenica 27 novembre 2011

Tantum

Come echi di sommerse virtù
spregevoli, nell'inerme fase lunare.
Articolazioni tramortite
di quest'era moderna.
Eravamo come stelle,
senza un regno,
ma con un trono.

venerdì 25 novembre 2011

Solo per una donna

Travalicherei gli argini dorati
dell'insana decenza,
solo per una donna.
Adorerei gli dei
più pagani e occulti
pur di vederla ridere.
Darei fuoco alle foreste
dei miei sentimenti,
e riderei al tramonto,
nel riverbero,
della luce danzante.

I tempi della Cresima

Paladini, Indomiti Guerrieri
Nell'imminente approdo
al contatto vitale
Stupravamo le Suore
Ma piangevamo
lacrime di assoluzione
Qualcuno pregava
per i nostri peccati
Le vecchie
facevano pettegolezzi
la Mucca muggiva
il Gatto dormiva

giovedì 24 novembre 2011

Alluvioni

tinozze
furiose maree
si abbattano i diluvi
su spiriti elevati e
su stronzi galleggianti.
Le carcasse travolte
turbinano su se stesse
milioni di dispersi.
l'odore di morte
si fa strato di linoleum
Lo scarico del bagno è rotto
furiose maree
su stronzi galleggianti

Imprendi Tori

Se proprio devo invecchiare
Voglio comprare una bara
di gran lusso.
Con 4 ruote motrici
e motore di tuono
per andare veloce dal diavolo
E protestare,
Per questo grave problema
che abbiamo:
Le rughe. Le rate. Le tasse.
Non ultima
La morte.
Che non si fa mai annunciare
Ma che si presenta sempre col conto da pagare

Sabato nel Villaggio

Sei solo una Cagna
Che ulula e si bagna
Cani da recinto
ti trattano da regina
zampettano su vetri rotti
sono i guitti del teatro.
Mentre io ti divoro
che stanotte è luna piena
E tu sei una Cagna
Che ulula e si bagna

mercoledì 23 novembre 2011

Come una Cagna

Ti tratto male
e ritorni composta

Ti tiro i capelli
e ti vesti d'amore

fino a ieri
coltivavo amore romantico
ora è pioggia dorata
sui tuoi seni
sui tuoi fianchi
pioggia dorata che
rompe gli argini
delle pieghe del viso
Nei tuoi riccioli fradici
sei più docile che mai

martedì 22 novembre 2011

Saggia Decisione

E' il tuo culo aperto
che mi implora di sfondarti
E' per farti stare meglio
che straccio petali di fiore
la primavera
non ti è mai piaciuta
Nevica su di noi
e continuerà a farlo.
Come le onde sbattono sulle coste oceaniche
E' il tuo culo aperto
Che mi fa sentire al centro

Al chiar di Luna

Beethoven
La tua follia
il gioco degli incanti
all'ora dell'aperitivo

al circolo
non avevano altro che le ciotole vuote
resti di fritture
e semi per uccelli

riempivamo gli spazi con gli sguardi
l'edera avvolgeva il nostro risveglio
Il Prosecco tingeva l'incanto dorato

Route 666

Razzi al Volante
Schegge frenetiche di codarda follia.

Dovrei io darvi torto?
Dovrei io intervenire?

Questa cosa volgare:
Della Velocità
Dell'efficenza
Del Fottere, e non Farsi Fottere.

Dello stupirsi , per quanto si è bravi.

Non ho voglia di guardarvi in faccia
Oltre i 130 orari.

Riposo

Danzi e ti ripeti
come sospinto dal vento
in questa vita.
La meritocrazia negli e-venti.

Da ricercare
Da creare
Da fondere

La vera pietra filosofale
Nella lettura

lunedì 21 novembre 2011

Sole di Luglio

Era il mio Karma,
O lei che non pensava.
Calma Apparente.
La timbratrice obliterava.
E' l'ultimo biglietto,
sola andata,
fra chimere
e alambicchi
di virtù
vestiti.
Per apparire
Magici.
Ermetici.
Duro il mio cuore,
Secca la Merda,
sotto il sole di Luglio

V.I.P.

Sensuale
Quasi suono di ossa rotte
od enteriora esposte

Sensuale
Come testa di cavallo
appoggiata sul tuo cuscino

Era la iena che sbirciavi alla finestra

Tigri di Rabbia

L'infrangersi delle buone maniere
in tutti i loro contenuti bellici
avevamo un letto di rose
e campi di sole
avevamo un letto di rose
e campi di sole

Nell'imminente arrivo
del vascello fantasma
guardavamo i gabbiani cagare

Brindavamo alla salute
del despota che ride.
La Televisione.
La nuova minerva del secolo,
Si faceva invadente,
dagli scaffali,
nei negozi.

Rive Limacciose

Uccelli, sulle sponde dorate,
nella riva limacciosa del lago.
Il tramonto come porpora.

Lo specchio immobile dell'acqua
nelle sue profondità.
Misteriose, placide e oscure.

Immobili.

Come immobile giace l'acqua,
sul fondo del mio cesso.

Il ritorno di un amore

Sparuti gruppi di comete
nella fame che stringeva il collo.
Sputavo lo sperma 
che fermava la tua giovinezza.

Era in grembo,
che ospitavi mille orgasmi.
Tanti peli, nel buco del culo,
e un vago senso di colpa.

Sospiri

Sospiri.
Ansie.
Nubi di ricordi.

Laveremo le nostre calze sporche,
le perderemo,
e le ritroveremo.
E troveremo mille modi per perderle di nuovo.

Cagheremo.
Se tutto va bene.
E ci daremo anche del "Tu".

domenica 20 novembre 2011

Controsenso Live Club

E' il Controsenso
che ti sconvolge le budella.
Dovevamo esser luce
lacerata da una stella.
Aver meno riguardi.
E schiacciarli come insetti.
E schiacciarli come insetti.

Eravamo così allucinati
dalla nostra stessa bellezza
da non renderci conto,
che i loro modi irriverenti,
laceravano le stelle.

Senza Calore

Mollemente avvolta
nell'eco, nei suoi pensieri.

Illuminata e occulta favola contemporanea.
Spavalda nella sua forza.
Ma bistrattata, nel riverbero.
Sulla neve, che rifletteva il suo candore,
Era un cadavere che pulsava
da mille primavere.

Ode all'aspirante, suicida.

Aveva un bel cuore
chiuso nella mano.
Avvinghiata com'era
alla vita e alla strada.
Sorseggiava con Grazia.
Ma anche con Paola e Michela.
Traccia delle sue labbra
nelle trasparenze della mia anima.
Specchiandomi in lei
contemplavo quel che è vero.
Speravo di riconoscermi
E nascere ancora.
Come fa la vita
nel profondo degli abissi marini.

Le poesie

Odio recitare le poesie.
Preferirei lo facessero da sole.

Leggervele non è esattamente come cacare.
Non basta aprire il culo e tirarla fuori.

Si tratta di operare su meccanismi delicati.
Fragili. Divini.

Fottuta Provincia

Era come entrare in una giungla
il suo sguardo.
Le vie della scura città
Più simili a cantieri abbandonati
che a direzioni ben precise.

Tracce di vernice sui miei pensieri.
Sui suoi pensieri.

Alla catena la vita
che sbraita alla luna come una cagna
che ulula e si bagna